5X1000: la storia di Vincenzino
Pubblicato il 19 March 2016.Prima di essere accolti qua al Rifugio, dove possono finalmente ricevere cure e affetto, molti dei nostri asini hanno avuto una vita di stenti e hanno sofferto la fame.
Il cibo di alta qualità, oltre a essere indispensabile per la salute dei nostri ospiti, è anche uno dei modi che abbiamo per prenderci cura di loro, per mostrare quanto ci stanno a cuore e, spesso, per fare il primo passo nel difficile recupero psico-fisico degli animali salvati.
Tra di loro c'è Vincenzino, un asinello di piccola taglia che ha passato la prima parte della sua esistenza in uno stato di totale abbandono: viveva in mezzo a materiali di scarto, senza nessuna cura, con gli zoccoli tanto lunghi e doloranti da non riuscire più a stare in piedi.
Abbiamo conosciuto la sua storia grazie alla segnalazione di alcuni ragazzi che ne avevano preso a cuore la sorte: era un sabato pomeriggio e, dopo un salvataggio rocambolesco, siamo riusciti a portarlo in salvo al Rifugio. Poche ore di ritardo avrebbero significato la morte.
Al momento del recupero, Vincenzino era in colica, estremamente debilitato e con gli zoccoli in condizioni pietose: per i primi giorni era così debole che, se cercava di alzarsi, le sue zampe non riuscivano a reggerlo.
Se ripensiamo a quei momenti, ci vengono in mente tante cose: la paura e la speranza; l’impegno di tutti, dal veterinario, al pareggiatore, ai ragazzi dello staff, per aiutarlo e per accompagnarlo verso la strada della guarigione. E ci viene in mente il profumo del fieno su cui Vincenzino, fin dal primo momento, anche se privo di forze, si buttava a capofitto: probabilmente, in tutta la sua vita, non aveva mai avuto tanto buon cibo a disposizione.
Ogni boccata di fieno era un piccolo passo in più verso la guarigione; per noi, il segnale dell’immensa voglia di vivere di Vincenzino e uno stimolo in più a non mollare.
Sono passati mesi dal suo salvataggio: oggi Vincenzino è fuori pericolo, ha lasciato alle spalle gli stenti che hanno accompagnato i primi 15 anni della sua vita e non perde occasione per dimostrare il suo carattere vivace e la sua fibra forte – da autentico asinello!
La sua storia è finita bene: volete aiutarci a regalare un lieto fine a tanti altri asinelli?
Quest’anno fate la vostra dichiarazione d’amore: destinate il vostro 5X1000 al Rifugio. Basta apporre la firma e indicare il codice fiscale 02270470020 nello spazio destinato alle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale sulla dichiarazione dei redditi.
Ricordate: potete farlo anche se non siete tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, in quanto titolari di un solo reddito da lavoro dipendente o di una pensione: compilate il modulo 5X1000 e consegnatelo in busta chiusa presso qualsiasi ufficio postale, sportello bancario o intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialista, ecc.).
Il 5X1000 non comporta costi ed è in aggiunta, non in sostituzione, all’8X1000, che potete continuare a devolvere allo Stato o a un’Istituzione religiosa.
Sappiamo che non ci farete mancare il vostro indispensabile aiuto neanche stavolta: se voleta aiutarci ancora di più potete utilizzare una delle nostre foto come copertina del vostro profilo Facebook e richiederci i calendarietti tascabili da distribuire ad amici e conoscenti. Portateli con voi quando andate a fare la dichiarazione: sopra c’è anche il nostro codice fiscale 02270470020, da indicare per devolvere agli asinelli il 5X1000.