5X1000: la storia di Viola
Pubblicato il 11 April 2017.L'emozione di una vita salvata è così grande che, a volte, non lascia vedere quello che c'è dietro: una montagna fatta di mani che lavorano, tempo dedicato, fatiche quotidiane e - poco poetico, ma vero - denaro. Solo così abbiamo potuto salvare Viola.
Lo scorso settembre, il nostro veterinario ci ha segnalato una situazione d’emergenza: una puledra di asinella, appena nata e rifiutata dalla madre, stava morendo di fame - proprio come era capitato, negli anni precedenti, ai fratelli. Il proprietario non era in grado di gestire l'emergenza e ogni ora che passava faceva scendere le possibilità di sopravvivenza della piccola.
In casi come questi, la velocità è fondamentale: subito abbiamo offerto il nostro aiuto e ci siamo attivati per il recupero. E così sono arrivate al Rifugio mamma Ginger, spaesata e arrabbiata, e la sua puledrina: minuscola, in cerca di punti di riferimento (immaginate di essere appena venuti al mondo e trovare solo ostilità; provare ad avvicinarvi alla mamma ed essere, ogni volta, scacciata a suon di morsi e calci...) e affamata.
Se vi state chiedendo come si svezza un puledro orfano o rifiutato, ecco la risposta: tanto cibo (fino a 2,5 litri al giorno di latte al giorno, integratori e, quando spuntano i primi dentini, uno speciale tipo di pellet), tante spese (il solo latte costa 15€ al litro...), poco sonno (nelle prime settimane, abbiamo nutrito Viola con il biberon ogni due ore, giorno e notte). E speranza, e coraggio: perché se Viola non voleva arrendersi, non potevamo certo farlo noi!
Accompagnare Viola e permetterle di diventare grande non è stata una passeggiata... All’inizio non riusciva a mettere su peso: troppe le privazioni nei primissimi giorni di vita, quelli più importanti nella vita di un puledro. Ma poi, con una dieta calibrata al grammo, integratori e attenzioni continue, la cifra sulla bilancia ha iniziato a crescere: ogni etto in più era un’iniezione di fiducia e di gioia.
Peccato che, con i primi chili, sia arrivato un nuovo problema: le zampette di Viola, fragili per il poco movimento e per un difetto congenito ai legamenti, hanno iniziato a stortarsi sempre di più.
L’abbiamo spostata, insieme a mamma Ginger (che, finalmente circondata a sua volta da affetto e attenzioni, aveva almeno smesso di cacciarla), nel gruppo degli asinelli anziani di taglia piccola, il più sereno ed equilibrato di tutto il Rifugio: speravamo che la compagnia e il recinto nel bosco, ricco di elementi da esplorare e scoprire, la invogliassero a muoversi e che i muscoli prendessero forza.
Intanto, il veterinario le ha realizzato dei tutori semi-rigidi, fatti su misura per lei e controllati più volte al giorno, per evitare piaghe. Ogni volta che li toglievamo, per riposizionarli e controllare i risultati, avevamo il cuore che batteva più forte... Ma, anche questa volta, ce l’abbiamo fatta: noi ci abbiamo messo l’impegno e tutta la nostra esperienza, Viola la voglia e la gioia di vivere – quelle che, dopo pochi minuti con i tutori, la spingevano comunque a camminare in giro per il recinto.
La prima volta che Viola si è messa a correre in mezzo a tanti “nonni-asini” adottivi, che la guardavano benevoli; la prima volta che ha mangiato un filo di fieno, senza bisogno di essere alimentata da noi; la prima volta che mamma Ginger l’ha difesa dalla curiosità degli altri asini, mostrandoci che anche l’amore si può imparare: tutte queste prime volte sono ricordi indelebili per tutti noi che abbiamo avuto a che fare con lei e ci ripagano della fatica di questi mesi.
Sarebbe bello se anche le spese materiali venissero ripagate così... ma non è possibile. I costi per salvare Viola sono stati altissimi e, nonostante le promesse iniziali dell’ex proprietario, che si era detto favorevole a coprirli almeno in parte, sono stati sostenuti interamente dal Rifugio. Le spese extra per il cibo speciale, le cure, gli esami e i controlli del veterinario, si sono sommate a quelle standard per mantenere in salute i nostri ospiti (nel 2016, prestazioni veterinarie ed esami di laboratorio ci sono costati 59.200€).
Voi siete stati al fianco di Viola e ci avete permesso di salvarla: non vi ringrazieremo mai abbastanza per questo. Ma adesso vi chiediamo di aiutarci ancora e di dichiarare il vostro amore agli asinelli.
Non servono soldi, basta un numero: 02270470020. Con questo codice fiscale potete devolvere al Rifugio il vostro 5X1000 nella dichiarazione dei redditi e cambiare la vita di Viola e degli altri ospiti del Rifugio.
Per fare la vostra dichiarazione d’amore vi basta apporre la firma e indicare il codice fiscale 02270470020 nello spazio destinato alle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale sulla dichiarazione dei redditi.
Non siete tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi? Potete ugualmente destinare il 5X1000 al Rifugio: compilate il modulo per il 5X1000 e consegnatelo in busta chiusa presso qualsiasi ufficio postale, sportello bancario o intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialista, ecc.).
Il 5X1000 non comporta costi ed è in aggiunta, non in sostituzione, all’8X1000, che potete continuare a devolvere allo Stato o a un’Istituzione religiosa.
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