Una storia d'amore per San Valentino
Pubblicato il 14 February 2012.Per festeggiare San Valentino, vi vogliamo raccontare una favola d'amore... I protagonisti si chiamano Sogno, Baby, Magilla e Cesare: questa è la loro storia.
... C’era una volta un grande cavallo bianco; sembrava uscito dalle favole e per questo avevano scelto per lui il nome Sogno.
Sogno era nato in Argentina; un giorno di più di vent’anni fa fu catturato e imbarcato su una nave per l’Italia insieme a tanti altri cavalli, destinati al mercato della carne o ai maneggi, che ai tempi spuntavano come funghi.
Sogno era bello e buono e ciò fu la sua fortuna: non finì al macello, ma in una scuderia, dove divenne un cavallo da scuola. Sempre chiuso nel suo box, usciva solo per essere cavalcato: bambini e adulti, persone gentili e indifferenti si alternarono per anni sulla sua groppa.
Un giorno, Sogno iniziò a tossire. Il proprietario non ci pensò su un attimo: un cavallo malato non si poteva usare, quindi non valeva niente. Sogno doveva andare al macello: stavolta, neanche la sua bellezza e la sua bontà sarebbero bastati a evitarlo. Per fortuna, la sua storia arrivò alle orecchie di una signora gentile, a cui non importava che Sogno non si potesse cavalcare o non fosse in forma perfetta: le importava solo salvarlo. E così fece.
Come cambiò la vita di Sogno! Andò a vivere su una collina, circondata da boschi e prati. Aveva cibo, cure e attenzioni: tutto quello che un cavallo poteva desiderare. Tutto... o quasi. Qualcosa mancava. Un amico con cui condividere quella vita meravigliosa.
E poi, un giorno, un’amica arrivò. Ma quanto fu grande la sorpresa di Sogno quando la vide!
Piccolina e un po’ arrabbiata per il viaggio, verso di lui trotterellava un’asinella dall’aspetto dispettoso. Il suo nome era Baby e per Sogno fu amore a prima vista. Era uno spettacolo vederli insieme: lui grande e pacato, lei bassottella e tutto pepe; lui silenzioso e tranquillo e lei sempre pronta a far sentire il suo disappunto con forti ragli di disapprovazione. Dove c’era Sogno, lì c’era Baby. Non avreste potuto trovare due creature più diverse eppure così legate.
Dieci anni dopo il loro primo incontro, arrivò un’altra asinella: si chiamava Magilla ed era gravida. All’inizio, Baby e Sogno la accolsero con diffidenza, ma tutto cambiò la notte in cui Magilla diede alla luce il suo puledro Cesare. Sogno e Baby erano lì, spettatori di quel momento magico; e fu loro che Cesare vide un attimo dopo la sua mamma, così che li considerò da subito la sua famiglia. Ed è proprio quello che sono stati finora: una famiglia allargata, colorata e multirazziale.
Quando la loro proprietaria si trasferì all’estero, fu naturale cercare una nuova casa per tutti e quattro. Anche se il Rifugio accoglie asini, muli e bardotti, non cavalli, abbiamo fatto un’eccezione per Sogno: sarebbe stato impensabile e ingiusto separarlo dai suoi amici asinelli. Così, qualche mese fa, al Rifugio è arrivato un gruppetto ben assortito: un grosso, mansueto cavallo; un’asina tutto pepe; una dolce mamma asina e il suo figlio ormai cresciuto. Tante differenze, ma nessuna importante di fronte all'affetto che li lega. Una famiglia fuori dal comune, magari, ma davvero speciale.
Se abbiamo potuto scrivere il lieto fine alla storia di Sogno, Baby, Magilla e Cesare è anche grazie all’importantissimo supporto dei tanti sostenitori che, nonostante la crisi, non hanno mai fatto mancare a Il Rifugio degli Asinelli ONLUS il loro generoso sostegno. Con un’adozione a distanza annuale di un asinello, ad esempio, il Rifugio copre le spese di un mese di fieno per l’asino adottato ed il suo amico del cuore. 1 euro ci permette di comprare un kilo di mele, con 50 possiamo pagare il passaporto di un asinello... trovate tutte le informazioni per donare nella sezione "Aiutaci".
Grazie a tutti per l'amore che dimostrate nei confronti degli asinelli! Felice San Valentino!