Sequestro Alessandria, aggiornamenti all'8/2 - esiti e lastre
Pubblicato il 8 February 2019.Sono sempre più a loro agio nella loro nuova casa, i cinque asinelli del sequestro di Alessandria che la scorsa settimana abbiamo portato qui da noi, con l'impegno di far loro dimenticare il passato e di dare gli strumenti per iniziare una nuova vita. Un riparo, cibo sano e tante, meritate attenzioni li hanno conquistati; per far sì che si rimettano in sesto, però, serve anche altro: terapie mediche e interventi mirati.
La mattina dopo il loro arrivo, il veterinario del Rifugio, dottor Luca Merlone, ha visitato Minto, Silvio, Bruno, Moro e Zara, così da poter iniziare subito i trattamenti per i problemi più evidenti: parassiti, ferite, secrezioni nasali e oculari. In parallelo sono stati fatti i prelievi per avere un quadro accurato della situazione: "Gli esami del sangue indicano un quadro metabolico alterato in tutti e cinque gli asinelli portati al Rifugio, come era immaginabile considerando i problemi di alimentazione - troppo povera/inesistente prima, troppo ricca dopo" sottolinea il dottor Merlone. Qui al Rifugio, per ciascuno di loro, è stata progettata una dieta su misura, con la quale speriamo di poter riequilibrare i valori.
Sarà molto lungo e complesso il recupero della funzionalità degli zoccoli: a preoccuparci di più sono le condizioni di Zara, mamma di Moro, e Silvio.
"Gli esiti delle lastre effettuate su Silvio confermano la presenza di lesioni osteo-articolari come conseguenza della mancata cura degli zoccol" spiega il dottor Merlone. "Dalle radiografie su Silvio emerge. invece, la presenza di infiammazione cronica delle strutture interne del piede, ma - per fortuna - in misura non ancora irreversibile: con adeguati interventi di pareggio dovremmo riuscire a ottenere un miglioramento o, quantomeno, bloccare il processo degenerativo".
I costi per le cure e i pareggi correttivi sono molto alti: vi ringraziamo per la generosità mostrata finora e vi ricordiamo che, se volete darci una mano con le spese, potete fare una donazione di qualsiasi importo, anche attraverso la raccolta fondi attiva su Facebook.
Nuove case per oltre 40 asini: le considerazioni di Fabrizio
Sembrava un'impresa impossibile, ma, grazie alla condivisione del nostro primo appello, al passaparola e all'impegno di tanti, in appena tre settimane siamo riusciti a trovare custodi per tutti gli asini coinvolti nel sequestro di Alessandria. Usiamo le parole di Fabrizio Massa, responsabili benessere del Rifugio, per ringraziare tutti coloro che sono stati al nostro fianco - e, soprattutto, al fianco degli asini.
Innanzitutto è doveroso ringraziare tutto il Servizio Veterinario che ha gestito il sequestro, in particolare il Responsabile dell'Area che, anche se non vuole essere nominato, ha lavorato per fare in modo che tutti gli asini sopravvissuti a quell’inferno sopravvivessero e avessero la possibilità di una vita serena e felice. Potrebbe sembrare scontato a molti decidere in questo senso, ma non lo è: anche se c’erano tutta una serie di opzioni più facili, veloci e altrettanto rispettose della Legge da scegliere, ha deciso di perseguire la più complessa, rischiosa e faticosa. Prima ancora ha gestito l’emergenza e raccolto le prove per far in modo che ci siano buone possibilità che i responsabili paghino per quello che hanno fatto. Non ancora soddisfatto si è impegnato a cercare dei custodi. Un esempio di integrità, professionalità e tenacia. Insomma, Dott. Franco, grazie di cuore a te e i tuoi colleghi tutti!
Secondi, ma assolutamente NON in ordine di importanza, tutti i custodi: non ho parole per descrivere il rispetto e l’ammirazione mia personale nei loro confronti. A loro spetta il “lavoro” più lungo e faticoso... ma spero anche felice. Noi, senza il loro aiuto e la loro disponibilità, saremmo stati senza armi. Con loro al nostro fianco, invece, ci siamo sentiti fortissimi e in sole 3 settimane hanno fatto in modo che tutti e 48 gli asini coinvolti avessero una nuova casa. Spero che facciano una grattatina agli asini anche da parte di noi del Rifugio.
Grazie a tutte le persone che hanno dato disponibilità ad accogliere gli asini. Sono arrivate richieste da ogni parte d'Italia. La loro risposta è stata a dir poco stupefacente. Molti non sono stati da me ricontattati perché tutto si è risolto per il meglio e perché, oggettivamente, sono stati tantissimi... dovrei spendere almeno un paio di settimane al telefono per riuscire a ringraziarli tutti personalmente. Spero di cuore che capiscano perché non lo faccio, ma desidero sappiano che la loro disponibilità non è passata inosservata ed è stata fondamentale.
Infine, grazie a chiunque si è interessato a questa storia e, con condivisioni e passaparola, ha fatto in modo che si spargesse la voce il più possibile e il più in fretta possibile. Forse gli sembra di aver fatto poco, ma così non è.