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Sverminazione degli asini

Sverminazione degli asini

Controllo responsabile dei parassiti.

Introduzione

Introduzione

Il controllo dei endoparassiti negli asini è fondamentale per la loro salute e il loro benessere. Seguire un programma di controllo dei parassiti adatto può ridurre al minimo il numero di endoparassiti.

Gli asini solitamente contraggono i vermi (parassiti interni) pascolando in pascoli contaminati. Sebbene pochi asini saranno mai esenti da vermi, l’uso corretto e responsabile di vermifughi insieme a una buona gestione del pascolo aiuterà a mantenere il numero di vermi a un livello gestibile.

Perché è importante controllare i parassiti?

I parassiti vivono nel corpo degli asini, assorbendone i nutrienti e talvolta causando danni ai vari organi in cui si trovano.

Gli asini che hanno un’elevata carica parassitaria possono non riuscire ad prendere peso o mantenere il proprio peso e potrebbero essere sottopeso. Tuttavia, anche in assenza di questi segni è importante seguire un programma di controllo dei parassiti.

La riduzione della carica parassitaria dipende dall’interruzione del ciclo vitale dei parassiti per ridurre la contaminazione del pascolo e anche dall’uso efficace di vermifughi per prevenire lo sviluppo di resistenze.

Cos'è un esame coproparassitologico?

Un esame coproparassitologico valuta il numero e il tipo di uova presenti in un campione di feci di un asino (Fecal Egg Count – FEC). Un risultato positivo indica la presenza di parassiti adulti (che depongono le uova). L’esame indica se l’asino sta rilasciando nelle feci una quantità bassa o alta di uova.

Non tutti gli asini che pascolano nella stessa area hanno la stessa carica parassitaria. Studi sui cavalli parassiti sia portata solo dal 20% degli animali. Questi individui, noti come “alti-eliminatori” e sono probabilmente quelli che richiedono un trattamento farmacologico.

Gli esami di conta delle uova fecali sono utili ma hanno i loro limiti:

  • Non riflettono accuratamente il numero totale di parassiti adulti
  • Forniscono solo un’istantanea del numero e del tipo di uova rilasciate al momento del campionamento
  • Di solito non rilevano le uova di ossiuri che di solito non vengono eliminate nelle feci
  • Identificano solo il carico potenziale di determinati tipi e stadi di parassiti
  • Sarà necessario condurre test separati per verificare la presenza di tenia, Dictyocaulus e fasciola epatica, poiché questi non vengono rilevati in modo affidabile dall’esame.

Come raccogliere un campione per i test

Idealmente bisognerebbe eseguire una conta di uova fecali quattro volte all’anno. Ciò aiuterà ad avere un’idea dello “stato parassitario” dell’asino, del tipo e del numero di uova che l’asino rilascia nel tempo.

Per organizzare l’esame, contattate il vostro veterinario.

Nell’imballare e inviare i campioni, attenetevi alle norme nazionali sulla spedizione di materiali pericolosi.

Una volta ottenuti i risultati, bisogna chiedere consiglio al proprio veterinario per sapere se è necessario sottoporre il proprio asino a un trattamento antiparassitario.

Come usare un vermifugo?

I vermifughi sono disponibili in diverse forme: paste, gel, sciroppi, compresse e granuli. Alcuni possono essere somministrati tramite la siringa dosatrice in dotazione, mentre altri prodotti potrebbero dover essere mescolati in una piccola quantità di mangime.

Sebbene sembri che ci siano molti prodotti tra cui scegliere, esiste un numero limitato di “principi attivi” (farmaci) venduti con diversi nomi commerciali. Se il veterinario identifica la necessità di utilizzare un vermifugo, consiglierà il prodotto più appropriato da utilizzare.

Per poter somministrare la dose corretta di farmaco, è necessario conoscere il peso dell’asino. Un sottodosaggio (somministrare troppo poco farmaco) farà sì che non ci sia abbastanza farmaco per uccidere tutti i parassiti presenti: i parassiti resistenti ai farmaci sopravviveranno e alla fine si moltiplicheranno. Nel tempo, man mano che si sviluppa, la “resistenza” influenzerà negativamente l’efficacia di un farmaco. Per questo motivo, bisognerebbe arrotondare il peso dell’asino per eccesso ai 50 kg più vicini nel somministrare un vermifugo.

Per maggiori informazioni su come stimare il peso di un asino, è possibile consultare il “diagramma per la stima del peso corporeo dell’asino”.

Guida passo passo per somministrare un vermifugo

  1. Impostare il dosatore della siringa sulla dose corretta per il peso dell’asino
  2. Posizionarsi accanto all’asino e inserire la siringa nella bocca, puntandola verso la parte posteriore della lingua, e premere lo stantuffo per erogare il farmaco
  3. Osservare l’asino per assicurarsi che il vermifugo venga ingerito e non sputato
  4. Se ciò non è possibile, la pasta può essere aggiunta a una piccola quantità di mangime. Assicuratevi che il cibo venga completamente consumato.

Informazioni utili

  • Come per qualsiasi medicinale, i vermifughi devono essere conservati fuori dalla portata dei bambini e lontani da cibo e bevande; i bambini dovrebbero essere tenuti lontani dall’area in cui vengono somministrati i vermifughi agli asini
  • I vermifughi per equidi sono pericolosi per i cani: non dovreste mai dare al vostro cane il vermifugo che utilizzate per il vostro asino. I vermifughi per equidi devono essere conservati fuori dalla portata dei cani e non deve essere permesso ai cani di entrare nell’area in cui vengono somministrati i vermifughi agli asini
  • Smaltite i contenitori in modo sicuro e appropriato.

Gestione dell'ambiente

Sebbene l’uso appropriato di vermifughi possa aiutare a ridurre la contaminazione del pascolo e a curare le malattie cliniche, ha un impatto solo sui parassiti presenti all’interno dell’animale. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei parassiti si trova nell’ambiente, quindi anche il controllo di questa popolazione è essenziale. È possibile utilizzare diverse strategie per controllare i parassiti nell’ambiente:

  • La rotazione dei pascoli per far riposare il terreno può aiutare a interrompere il ciclo di vita di alcuni parassiti
  • Raccogliere regolarmente gli escrementi nei pascoli (almeno due volte a settimana) interromperà il ciclo di vita dei parassiti, riducendo il numero di uova che potrebbero schiudersi e potenzialmente infettare l’asino
  • Ridurre al minimo la “densità di allevamento” o il numero di animali tenuti insieme nella stessa area
  • Far pascolare bovini o pecore sul pascolo degli asini può ridurre il numero di larve parassitarie che potrebbero potenzialmente infettare gli asini
  • Ruotare il tipo di farmaco utilizzato durante la sverminazione e tenere un registro
  • Evitare di spargere il letame d’asino sui pascoli: il letame d’asino dovrà essere compostato per almeno sei settimane, girandolo regolarmente e mantenendo una temperatura minima di 50-70°C per uccidere le uova
  • Erpicare il pascolo solo in condizioni climatiche calde e secche. Nei climi caldi e secchi le uova verranno distrutte, ma in condizioni climatiche miti e umide l’erpicatura potrebbe aumentare la possibilità che l’asino possa assumere larve infestanti.

Diario di sverminazione dell'asino

  • Eseguite due esami coproparassitologici durante la stagione primaverile/estiva. I risultati guideranno il veterinario nel decidere se l’asino ha bisogno di essere trattato.

    Controllare solo i piccoli strongili e gli ascaridi potrebbe essere sufficiente per la maggior parte degli asini; tuttavia in caso di dubbi sulla salute dell’asino o nei puledri, negli animali giovani o nelle asine gravide o in allattamento, è utile richiedere un’analisi del profilo completo per identificare una gamma più ampia di parassitié bene chiedere informazioni sui controlli dei parassiti polmonari e della fasciola epatica se l’asino pascola con altri animali e, nel caso della fasciola epatica, se il terreno è umido e paludoso.

  • Eseguite un esame coproparassitologico e parlate con il veterinario del trattamento contro la tenia. Attualmente non ci sono modi accurati per rilevare i carichi di tenia negli asini. 

    Se la conta delle uova fecali è alta, il veterinario sarà in grado di consigliare un prodotto adatto.

  • Le condizioni meteorologiche invernali non sono favorevoli allo sviluppo di alcuni parassiti, quindi i piccoli strongili hanno sviluppato una strategia di sopravvivenza unica. Le larve immature, ingerite durante il pascolo, viaggiano fino all’intestino, si incistano nella parete intestinale e rimangono dormienti finché il tempo non migliora e possono continuare il loro sviluppo. Queste larve sono note come “larve incistate”. In questa fase, le larve sono immature e non depongono uova, quindi non c’è modo di rilevare quante larve potrebbero nascondersi nella parete intestinale di un asino.

    Le larve possono essere rilasciate dall’intestino in gran numero, il che può avere gravi conseguenze e probabilmente causerà una grave malattia nell’asino. Tradizionalmente, il periodo di rischio più elevato per questo fenomeno era la fine dell’inverno o l’inizio della primavera. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici, questo periodo è diventato meno prevedibile.

    Il veterinario sarà in grado di consigliare un trattamento adatto per i le larve incistate di piccoli strongili. Per i puledri, gli asini malati e le femmine gravide o in allattamento valgono regole diverse. Chiedete consiglio al veterinario se state pensando di sverminare uno di questi animali.

Per i puledri, gli asini malati e le femmine gravide o in allattamento valgono regole diverse. Chiedete consiglio se state pensando di sverminare uno di questi animali.

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